Qui sembro proprio un’attrice… Avrò avuto neanche venti anni.
Non mi piace parlare della mia vita. Soprattutto di un periodo.
Prima a Monteverde avevamo un’azienda, io e mio marito, di arredi per interni e tappezzerie, tendaggi, poi anche di mobili. Purtroppo per delle operazioni sbagliate di mio marito abbiamo perso tutto, anche la casa. Io lavoravo con lui, il trauma è stato enorme e non mi piace ricordare.
Da bambina leggevo molto, preferivo da sola, più che ascoltare. Leggevo favole ma anche fumetti, Topolino, Batman, Tex. Mi piace vedere film soprattutto quando posso capire la realtà e quello che succede veramente. Preferisco i film di attualità, i documentari. Mi piaceva però andare al cinema. Ricordo Via col vento, Uccelli di rovo. Ora guardo i film soprattutto in televisione.
Ho portato le foto di quando eravamo una famiglia, vivevamo in una bella casa, con i miei tre figli ancora bambini. Sono polaroid.
Mi sono sposata a 20 anni e ho avuto quattro figli. Uno purtroppo è morto.
La mia famiglia è di origine abruzzese e veniamo da lì, dove abbiamo ancora dei terreni.
In queste foto ci sono io con i miei cugini in occasione del matrimonio di mio cugino, Guerino, che volle che tutte noi donne portassimo il cappello. Nella prima, più grande, io sono la ragazza prima a sinistra che guardo verso il fotografo.
All’inizio a Roma eravamo nell’edilizia, nella costruzione di strade.
Ho avuto il primo figlio a 22 anni.
Dopo il trauma della perdita di tutto, con i figli ancora piccoli ci sono voluti tanti anni per riprendermi.
Ora vivo al Trullo, con mia figlia Roberta, non sposata, impiegata in una società di recupero crediti e ho una pensione sociale.
Qualche ricordo felice della mia vita?
Forse dopo i 50 anni. Ora ne ho 75. Dopo i 50 ho infatti iniziato a viaggiare e i miei ricordi più belli e sereni sono legati proprio ai viaggi, il primo soprattutto, quando accompagnai una amica a trovare dei parenti in America a New Orleans, piena di verde. Viaggiammo per il Texas e la Louisiana, lungo il Mississipi e l’ mi innamorai del jazz. e rimasi fuori per un mese. Conoscemmo tante persone cortesi. Ricordo il carnevale a New Orleans, il Bateaux Rouge, il ristorante dove lavorava il figlio della mia amica. Con lei trovammo pure dei corteggiatori, in un grande magazzino, dove già si usavano i carrelli elettrici. Mi sono divertita. Sempre a New Orleans mi è rimasta impressa una festa, durante la quale tiravano dai balconi, dalle finestre, collane leggere fatte a mano e se si fosse riusciti a prenderle al volo avrebbero portato fortuna. Forse io non la presi.
Molto bello anche il viaggio in Grecia con mia figlia Angela. Mi piace molto fotografare da quando ho iniziato a viaggiare e ho tante foto ricordo dei viaggi in America, in Grecia, in Portogallo. Ma mi piace conservare le foto dei miei figli e di mio nipote.
Da non molto frequento il Centro Diurno Argento Vivo, dove ho trovato amiche e amici, della mia età e molto più giovani! Ho partecipato a diversi incontri con l’Apebook e in uno parlammo proprio dei ricordi belli della nostra vita. Ecco quello che scrissi…
Qui siamo noi del Centro con i ragazzi del CAG.
Nelle foto successive sto lavorando con i ragazzi del CAG Magliana, al laboratorio intergenerazionale dell’Apebook. E’ stato un bel sabato! Abbiamo scelto insieme fotografie e composto collage, anche con gli operatori.
Amo i miei figli e mio nipote in particolare, il figlio di Angela, mia figlia minore che vive a Bologna, laureata, ma non ancora con un lavoro stabile. Angela è un’artista, letterata, scultrice, pittrice.
In questa foto è con il figlio, mio nipote, durante il carnevale a Bologna. Mio nipote si lamenta dei troppi traslochi a cui i genitori lo hanno costretto. Ha dovuto lasciare ben due fidanzate!
Mio nipote da bambino danzava, poi si è stancato. Ma ho questa foto molto bella che lo ritrae tra tante bambine danzatrici.
Questa è la foto del matrimonio di Angela, a Roma a Sant’Anselmo.
Eccomi adesso… Un bel ritratto che mi ha fatto un ragazzo del CAG Marconi.